Parlo col cuore in mano, quando un figliuolo avessi,
Il collegio migliore prescegliere vorrei:
E il collegio di Parma per questo io sceglierei.
So che i suoi direttori sono i più saggi e destri,
So ch'è ben provveduto di pratici maestri,
D'uomini singolari, d'ottimi professori
Delle più belle arti, delle scienze migliori.
Né sol tende agli studi la loro applicazione,
Ma a dare ai giovanetti perfetta educazione.
Lor vengono ispirati quei nobili pensieri,
Che rendono apprezzati al mondo i cavalieri;
E vi è sì buona regola nel nobile recinto,
Che alla virtude il cuore soavemente è spinto.
Antichissima fama si è procacciata al mondo,
Di segnalati allievi fu sempre mai fecondo,
Crescendo a dismisura l'onor suo veterano
Per l'alta protezione dell'eccelso Sovrano:
Di lui, che dalle Spagne venne d'Italia in seno
Ad infiorar coi Gigli l'italico terreno,
Delle nobili scienze, dell'arti più onorate
|