Carlo Goldoni
La cameriera brillante

ATTO SECONDO

SCENA VENTESIMA

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SCENA VENTESIMA

 

Un Villano vestito da cavaliere, e detti.

 

VILL. Madama.

ARG. Favorite. (gli chiede il braccio)

VILL. Eccomi. (la serve di braccio)

ARG. Andiamo. (parte col Villano)

TRACC. Cavalier salvatico, servite bene nostra moglie domestica. (parte)

PANT. Bravi, pulito. Cossa dìsele, patrone? Ghe piase sta bella usanza?

FLA. Non mi piace, per dire il vero. Se io fossi nel caso farei di meno di molte cose, e anderei volentieri con mio marito.

OTT. Signora, voi vi fareste ridicola in poco tempo.

CLAR. Io all'incontro...

PANT. Vu all'incontro una mattarella, che facilmente ve uniformeressi al sistema de Arzentina. Ma ella, vedèu? no l'ha miga fatto sta scena, perché tolè sta cattiva lezion. La xe una putta de garbo, e no la xe capace de pensar cussì.

FLOR. E se voi, signora Clarice, pensaste di far tutto quello che ha detto fin adesso Argentina, trovatevi un altro sposo. Ve lo dico in faccia di vostro padre: voi non fate per me.

PANT. Sior Florindo in questo el gh'ha rason...

 

 


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