Carlo Goldoni
Il campiello

ATTO PRIMO

Scena Dodicesima. Anzoletto di casa, e detti

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Scena Dodicesima. Anzoletto di casa, e detti

 

CAVALIERE Questa non fa per me, troppo eroina.

Via, fatevi servire.(a Lucietta)

LUCIETTA No vòi gnente.

No me vegnir da rente,

Tocco de desgrazià, baron, furbazzo. (a Anzoletto)

ANZOLETTO A mi sto bel strapazzo:

A mi, che gh'ho rason de lamentarme?

LUCIETTA Ti gh'ha rason, che qua no vòi sfogarme.

Ti me l'ha da pagar.

ANZOLETTO Chi ha d'aver, ha da dar.

DONNA CATTE Zitto; vegnì con nu. (a Anzoletto)

ANZOLETTO In casa vostra no ghe vegno più. (parte)

CAVALIERE Via, l'amante è partito.

Prendete un anellino;

Tenetelo, ch'è bello.

LUCIETTA La reverisso, e grazie dell'anello.(parte senza prenderlo)

DONNA CATTE La diga, sior foresto.

CAVALIERE Che volete?

DONNA CATTE La me lo daga a mi.

CAVALIERE Brava; prendete.

Datelo alla ragazza in nome mio:

Vecchia da ben, mi raccomando, addio. (parte)

DONNA CATTE Oh, no ghe dago gnente.

No vòi che la se instizza.

El sarà bon, co me farò novizza. (parte)

 


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