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CAVALIERE Oh, son pure obbligato
A chi un sì bell'alloggio mi ha trovato.
Nol cambierei con un palazzo augusto:
Ci ho con gente simil tutto il mio gusto.
GASPARINA Che el diga quel che el vol zto mio zior barba.
E mi voggio chiappar un poco de aria.
Che ho veduto da prima).
GASPARINA (Oh vèlo qua quel zior).
CAVALIERE (Mi par bellissima).
Servitore di lei.
CAVALIERE (Che vezzoso parlar!).
GASPARINA (Voggio in caza tornar). (s'accosta alla casa)
Meco siete così?
CAVALIERE Io sono un cavaliere,
Egli è ver, forastiere;
Ma per le donne ho sentimenti onesti.
GASPARINA (Oh, che i me piaze tanto zti foresti).
CAVALIERE Bramo, se fia possibile,
Di servirvi l'onore, e in me vedrete
Esser per voi la servitù onestissima.
Aggraditela almen.
CAVALIERE Lasciam le cirimonie, favorite.
Siete zitella?
CAVALIERE Nol sapete? tal cosa io non comprendo.
GASPARINA Zto nome de zitella io non l'intendo.
CAVALIERE Fanciulla voglio dir.
CAVALIERE Così.
CAVALIERE Troppo gentile! Avete genitori?
GASPARINA No l'intende n'è vero,
CAVALIERE Così e così.
GASPARINA Mio padre zono morto,
E la mia genitrice ancora ezza.
M'intendela?
Voi parlate assai ben.
CAVALIERE Ma chi avete con voi?
Un altro genitore.
GASPARINA Oh zior no; cozza dizelo? Gh'ho un barba.
GASPARINA Adezzo, che ghe penza: un zio,
Che zè quel che comanda, e zta con io.
Ma questo zio non vi marita ancora?
GASPARINA Zono un poco a bonora.
Ancora giovinissima,
Ma graziosa però.
CAVALIERE Voi avete, una grazia, che innamora.
GASPARINA Zèlo più ztà a Venezia?
CAVALIERE Questa è la prima volta.
Ze ghe zè del bon gusto in zta città.
Me capìzzela?
GASPARINA Quando, ch'io voggio, zo parlar toscana,
Che no par, che zia gnanca veneziana.
CAVALIERE Avete una pronuncia, che è dolcissima.
GASPARINA La diga, m'àlo vizto
A caminar?
CAVALIERE Un poco,
Fatemi la finezza,
Voi passeggiate, che a vedervi io resto.
GASPARINA Vedela, zior forezto?
CAVALIERE Brava in ogni maniera.
GASPARINA Vago da ziora zantola.
CAVALIERE Vi servo, se degnate
Quella, ch'io vi offro, servitù umilissima.
GASPARINA Li zono obbligatizzima.
No voggio, che el zignor venga con io,
Perché ho paura del zior barba zio.
CAVALIERE Egli qui non vi vede, e non sa nulla.
Aricordarzi, che è fanciulla, e puta.
CAVALIERE Non volete onorarmi?
GASPARINA La prego dizpenzarmi.
CAVALIERE Ritornerete presto?
GASPARINA Ritornerò a diznare.
M'intende?
CAVALIERE Non mi private della grazia vostra.
GASPARINA Ella è padrone della grazia noztra.
CAVALIERE Andate pur, non vi trattengo più.
CAVALIERE Madamigella. (s'inchina)
GASPARINA Addio, monzù. (partono da varie parti)