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FABRIZIO Che cos'è questo strepito?
LUCIETTA Oh, oh, in campielo no se pol zogar?
Senza metter sossopra la contrada.
LUCIETTA Nu altre semo in strada.
Volemo far quel, che volemo nu.
ORSOLA E volemo zigar anca de più.
ORSOLA Tolè sto palpagnacco.
GNESE Torno a missiar i bezzi.
ORSOLA, DONNA PASQUA, ZORZETTO Siora no, siora no.
FABRIZIO Ma cospetto di bacco!
Questa è troppa insolenza.
LUCIETTA Volemo zogar, volemo star qua.
Volemo zogar, volemo star qua. (cantando e ballando in faccia a Fabrizio)
FABRIZIO O state zitte, o mi farò stimar.
ORSOLA Volemo star qua, volemo zigar.
Volemo star qua, volemo zigar.
FABRIZIO Voi non mi conoscete.
So io quel, che farò.
TUTTI Oh oh oh oh. (ridendo forte)
FABRIZIO Ad un uomo d'onor così si fa?
TUTTI Ah ah ah. (ridendo forte)
FABRIZIO Tacer non sanno chi le taglia in fette.
TUTTI Ah ah ah ah ah ah. (ridendo forte)
FABRIZIO Che siate maledette. (getta il libro sul tavolino, e fa saltare la sémola, e parte)
TUTTI (gridano; s'infuriano a cercar i soldi; va parte della sémola in terra; cercando se vi è soldi in terra, gridando e prendendosela dalle mani)