Carlo Goldoni
Il campiello

ATTO QUINTO

Scena Seconda. Il Cavaliere e detti

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Scena Seconda. Il Cavaliere e detti

 

CAVALIERE Signor Fabrizio, una parola.

FABRIZIO (Ecco un altro disturbo). Che comanda?

CAVALIERE Servitore di lei. (mostra salutare Fabrizio, e saluta Gasparina)

FABRIZIO La riverisco.

GASPARINA Gli zon zerva, zignore.

FABRIZIO Ora capisco.(accorfendosi di Gasparina)

Entrate in quella casa. (ai facchini, quali entrano)

E voi, signora, se vi contentate

A unir le robe vostre principiate.

GASPARINA Zerva zua. (salutando il Cavaliere)

FABRIZIO Mia padrona.

CAVALIERE A voi m'inchino.

FABRIZIO Un'altra volta a me? (al Cavaliere; poi s'avvede che si salutano a motti con gasparina)

Bravi, me ne consolo.

Subito andate via di quel poggiuolo.

GASPARINA (Ze me podezze maridar!). (in atto di partire)

FABRIZIO (Bellissima!).

GASPARINA (Anca me bazterave ezzer luztrizzima). (parte)

 

 


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