Carlo Goldoni
Il conte Caramella

ATTO PRIMO

SCENA DODICESIMA   Il Conte Caramella, poi Dorina

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SCENA DODICESIMA

 

Il Conte Caramella, poi Dorina

 

CAR.

Ehi, fermate, sentite. Eh! se n’è andata,

E non passa mezz’ora

Che a tutti avrà narrato

All’oscuro con uno aver parlato.

Io qui non istò bene; sento gente,

E gente senza lume.

DOR.

Ehi, Brunoro,

Siete qui?

CAR.

Sono qui. (altera la voce)

DOR.

Non siete ancor nel nascondiglio entrato?

CAR.

Ancora no. (Qualche briccon celato). (da sé)

DOR.

Eccolo qui. L’ho ritrovato io pure.

Accostatevi a me. (presso la porta del nascondiglio)

CAR.

Son qui da voi.

DOR.

Ecco il lume, ecco il lume. Presto, presto.

Questa porta non s’apre.

(tenta aprire il nascondiglio, e non gli riesce)

CAR.

(In ogni guisa

Mi conviene fuggir). (si ritira verso un’altra porta)

DOR.

Oh che veleno!

Venite ad aiutarmi:

Non posso aprir. (come sopra)

CAR.

(Qui sotto vuò celarmi).

(si nasconde sotto una portiera)

 

 

 


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