Carlo Goldoni
La cascina

ATTO PRIMO

SCENA QUINTA   Costanzo solo.

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SCENA QUINTA

 

Costanzo solo.

 

 

Pippo, ti compatisco.

So quanto può nel petto

Di ogni misero amante un dolce affetto.

Giunse l’amor crudele,

Giunse a far, non so come,

Ch’io cambiassi, infelice, e spoglie, e nome.

Soffro la servitù, soffro la vita

Rustica, vile, abietta,

Per Lavinia diletta, — e per vederla,

E per esser vicino al bel che adoro,

Scordo la patria ed il natio decoro.

 

Care selve, piagge amate,

Deh svelate — all’idol mio

Quell’amor, — quel duolo rio,

Che celato ho nel mio cor.

No, tacete ancor per poco

Il mio foco, — i desir miei.

Destar pria si vegga in lei

La pietà, se non l’amor. (parte)

 

 

 


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