Carlo Goldoni
La cascina

ATTO TERZO

SCENA QUINTA   La Lena e detti.

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SCENA QUINTA

 

La Lena e detti.

 

LENA

Oh signora...

LAV.

Che hai? Sei adirata?

LENA

Certo, son disperata.

LAV.

Perché?

LENA

Perché il briccone

Di Pippo disgraziato

Coll’Elisa è impegnato; ei mi ha promesso,

E poi, meschina, mi abbandona adesso.

LAV.

Mi dispiace davver.

LENA

Son sassinata.

CON.

Ecco un’altra Didone abbandonata.

LENA

Se potessi di lui

Vendicarmi, il farei.

Quasi quasi direi...

LAV.

Parla.

LENA

La mano...

Se la volesse... e il core...

Io darei... sì davvero... a quel pastore. (accenna Silvio)

CON.

Veggo che vi dispiace il restar sola:

Ma questo qui non fa per voi, figliuola.

LAV.

Sotto di quelle spoglie

Vi è un cavalier compito:

Costanzo ha nome, e sarà mio marito.

CON.

Sarà? Dunque non è.

S’egli non è, signora,

Posso i miei torti vendicare ancora.

COST.

Vendicateli pure,

Se avete core in petto.

Fuori di queste stanze andiam, vi aspetto. (parte)

 

 

 


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