IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
SCENA PRIMA
CLA. |
|
GAN. |
E ben, che male ci è? Mormorazion non merta, |
CLA. |
Eh, dopo del giardino si passa in fra le mura Un tal cominciamento non è che periglioso. |
GAN. |
In verità, signore, siete assai malizioso. |
CLA. |
Con tutti donna Florida usa gentil maniera, Con me sembra soltanto sofistica ed austera. |
GAN. |
Ed io da questo appunto, di cui voi vi dolete Giudico ch'ella v'ami più assai che non credete. Le donne hanno per uso, sia per modestia o orgoglio, Quando una cosa bramano, a dire: io non ne voglio. |
CLA. |
|
GAN. |
Avete mai provato buttarvi in ginocchioni, Piangere, sospirare, trar fuori uno stiletto? Fingere di volere trafiggervi nel petto? Darvi dei pugni in viso? Dar la testa nel muro? Stracciar un fazzoletto? Tirar qualche scongiuro? Le donne, che son timide per lor temperamento, |
CLA. |
|
GAN. |
Per me penso altrimenti in genere d'amore. Quando era giovinetto, e aveva il mio genietto, Volea corrispondenza, per grazia o per dispetto. Le nostre contadine, che han ruvida la scorza, Si vincono talora coi pugni e colla forza, E quando han superato la prima resistenza, Ci vengono d'intorno con tutta confidenza. Sono le cittadine assai più delicate, Ma come l'altre femmine anch'esse son formate. Poco più, poco meno, han dell'ostinazione, E gioveria con esse la rustica lezione; Non dico con i pugni, che è cosa troppo vile, Ma con qualche altra cosa, che avesse del virile. |
CLA. |
Voi, galantuom, parlate come la villa ispira: Le nostre cittadine non vinconsi con ira. Son delicate tanto, son permalose a segno, Che una disattenzione tosto le muove a sdegno. Vogliono a lor talento esser da noi servite, Vonn'essere adulate, vonn'essere blandite: Voglion veder gli amanti languenti, appassionati, E fino i lor difetti deon essere lodati. E quando del servire il premio aver si crede, Abbiam d'ingratitudine la perfida mercede. |
GAN. |
Per me le compatisco le vostre cittadine; Farebbero lo stesso ancor le contadine, Se fossero gli amanti, che nati sono qua, Simili nel costume a quei della città. La donna col cavallo io metto in paragone, La rende assai più docile chi adopera lo sprone. Una bacchetta in mano fa che il polledro impari, La donna colla sferza si domina del pari. |