Sarò
qual si conviene a onesto cavaliere;
Farò
con chi mi onora, sì certo il mio dovere.
Voi
siete tal da rendere felice un vero amante.
Avete
per retaggio le grazie del sembiante:
Occhi
avete vivaci, dolce parlar soave,
Una
maestà vezzosa, affabile nel grave.
Mancavi
una sol cosa per rendervi perfetta,
Che
parlivi sincero col cuor mi si permetta.
Dal
ceto delle donne assai vi distinguete,
Ma
un poco come l'altre volubile voi siete.
Togliete
questo solo difetto rimediabile,
Protestovi, signora, che voi siete adorabile. (parte)
|