Carlo Goldoni
Il cavaliere di spirito

ATTO QUARTO

SCENA SECONDA   Il Conte, poi Donna Florida.

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SCENA SECONDA

 

Il Conte, poi Donna Florida.

 

CON.

Non vorrei che don Flavio l'avesse anche con me.

FLO.

Ah fuggite, signore.

CON.

Ho da fuggir? perché?

FLO.

Di voi ha concepito don Flavio un rio sospetto;

Per avvisarvi io feci venir voi nel mio tetto.

Ma da don Claudio indegno di ciò tosto avvisato,

Viene don Flavio istesso a questa volta irato.

CON.

Venga pur, ch'io l'aspetto; possibile ch'ei voglia

Me attaccar disarmato? Se ardirà quella soglia

Passar con rio disegno, ritroverà il guerriero

Chi gli saprà rispondere; e umiliarlo io spero.

FLO.

Ah, per me non vorrei vedervi in un cimento.

CON.

Di quanto per voi feci, signora, io non mi pento:

La mia conversazione, il mio parlar fu onesto,

Non ho rimorso alcuno, che al cuor mi sia molesto.

Son della pace amico, rarissimo mi sdegno;

Ma anch'io coraggio ho in petto, se sono in un impegno.

FLO.

Eccolo ch'egli viene.

CON.

Il suo venir non temo.

Ritiratevi.

FLO.

Oh cieli! per cagion vostra io tremo. (parte)

 

 

 


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