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SCENA PRIMA
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Più non si vede alcuno. Pranzai, ma appunto in seno, Come volea don Flavio, mandai tanto veleno, Ei non sarà partito. Di qua spero non vada, Senza mandare almeno a prendere la spada. Con gelosia conservo questo funesto pegno Di un amor puntiglioso, da cui nasce lo sdegno. Che farà se riscontra don Claudio per la via? Ho piacer che don Flavio armato ora non sia. Eviterà il cimento. Ma perché mai non viene? So pur che da me lungi, so pur che vive in pene; Ma non vuol esser primo, né prima esser io voglio, Vedremo in chi più dura la forza dell'orgoglio. Venisse il Conte almeno; egli col suo discorso Atto sarebbe a entrambi a porgere soccorso. |