Carlo Goldoni
Il conte Chicchera

ATTO SECONDO

SCENA OTTAVA Il Conte solo

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SCENA OTTAVA


Il Conte solo.



Dormo? Veglio? Son vivo? o pur son morto?

Povero me! Dal porto

Sono balzato in mar.

L’onda m’affoga,

Resistere non posso;

E la terra mi scaglia un monte addosso.

Ma che dico! Vaneggio?

Madama dove andò? Più non la veggio.

Fabrizio maledetto,

Fermati, non partir; voglio ammazzarti,

Ti vuò cavare il core...

Ah, mi sento stillar tutto in sudore.

Conte, Conte, impazzisci?

Ritorna in te; rifletti

Che d’oggidì l’usanza

In donna corteggiata è l’incostanza.


Donne, donne, siete nate

Sol per farci delirar.

Amorose vi mostrate,

E sapete lusingar.

Ma poi quando a tu per tu

Siete ... per dir di sì,

Si rigetta - in tutta fretta

L’accettata servitù:

E per gloria decantate

E l’amare, e il disamar.

Donne, donne, siete nate

Sol per farci delirar. (parte)





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