Carlo Goldoni
Il conte Chicchera

ATTO TERZO

SCENA TERZA Lucrezia ed Ippolito

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SCENA TERZA


Lucrezia ed Ippolito


LUCR.

Non mi preme saper quel che dir voglia:

Bastami che voi siate

Ritornato ad amarmi.

IPP.

Basta che voi seguiate a perdonarmi.

LUCR.

Sì, vel dissi di cor.

IPP.

L’affetto mio

Brama un più certo segno.

LUCR.

Che vorreste da me?

IPP.

La destra in pegno.

LUCR.

La meritate voi?

IPP.

No, non la merito;

Ma la spero però.

LUCR.

Su che fondaste

Questa vostra speranza?

IPP.

Sul vostro cor, ch’ogni bel core avanza.


LUCR.

Sì, mio bene, io ti perdono,

E ritorno al primo amor.

Prendi pur la destra in dono,

E alla destra unito il cor.

IPP.

Idol mio, del tuo perdono

Mi fa degno il dio d’Amor.

Corrisponda a un sì bel dono

La mia destra ed il mio cor.

a due

Cara destra, amabil core;

M’empie l’alma un dolce ardore:

Fortunato il mio dolor. (partono)





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