Carlo Goldoni
La contessina

ATTO PRIMO

SCENA SETTIMA

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SCENA SETTIMA

 

Gazzetta e detti.

 

GAZZ.

Lustrissimo.

CON.

Che vuoi?

GAZZ.

Gh'è 'l sior Pancrazio

Che inchinar se vorria.

CON.

Che vuol costui?

Quanto mal volontieri

Tratto con questi vili uomini abbietti!

Non san la civiltà: digli che aspetti.

LIND.

(Oh, se sapesse ch'è mio padre!)

CON.

Adunque

Attenderò del vostro illustre grado

Le già promesse prove.

LIND.

Io discendo da Marte.

CON.

Ed io da Giove.

LIND.

Deh piacciavi a Pancrazio

Non differir l'udienza.

Dalla contessa andrei.

CON.

Vi do licenza.

Venga l'uomo plebeo!

GAZZ.

(Oh che muso badial da cicisbeo!) (parte)

LIND.

Finalmente un mercante

Non è poi tanto vil.

CON.

Tutti son vili

A paragon di noi. Le genti basse

Sono invidiose, prosontuose, o ladre.

LIND.

(Bella risposta ottenirà mio padre). (parte)

 

 

 


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