Carlo Goldoni
La contessina

ATTO TERZO

SCENA SECONDA

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SCENA SECONDA

 

Sala del Conte.

 

Il Conte e Gazzetta

 

CON.

Da' ordine, Gazzetta,

Ai miei guardaportoni,

Che non lascino entrar gente ordinaria.

Oggi che le sublimi

Nozze si devon far della mia figlia,

Tutto il paese inarcherà le ciglia.

Venga la nobiltà; ma non s'ammetta

Al grande onor della veduta nostra

Chi almeno dieci titoli non mostra.

GAZZ.

Lustrissimo, ho paura

Che poca zente vegnirà.

CON.

Perché?

GAZZ.

Perché ghe ne xe tanti

Che fa da gran signori,

Ma quando po le prove

Della so nobiltà se ghe domanda,

I mua descorso, e i va da un'altra banda.

Mi ghe n'ho servio tanti

Che pareva marchesi e prenciponi,

E i ho scoverti alfin birbi e drettoni. (parte)

 

 

 


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