Carlo Goldoni
Il contrattempo

ATTO SECONDO

SCENA SETTIMA

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SCENA SETTIMA

 

Il servitore con la zuppa, Corallina colla posata, e detti.

 

COR. Quando comanda, è in tavola. (a Beatrice)

BEAT. Favorite. (a Lelio)

LEL. (Vuol prendere l'ultimo posto)

OTT. Qui, qui, presso la padrona di casa. (siedono)

COR. (Mi fa una rabbia colui, che lo scannerei). (da sé)

OTT. (Dando la zuppa) Avete saputo, signor Lelio, che io sono impiegato nel negozio Bisognosi?

LEL. Me ne rallegro.

OTT. Io con quel vecchio ci starò volentieri. È una casa all'antica; egli ha più del pescatore, che del mercante: ma è buon uomo, di buon cuore.

LEL. (Fa un bell'onore al suo principale!) (da sé)

BEAT. Via, signor Ottavio, mangiate, e non discorrete.

LEL. Questa zuppa è preziosa.

OTT. Oibò, è insipida. In questa casa non si mangia mai una cosa saporita. O insipida, o salata.

COR. Ma vossignoria con tutto questo tira di lungo.

OTT. Oh, oh, la cameriera si risente. Non l'avete già fatta voi.

COR. Se non l'ho fatta io...

BEAT. Zitto . Caro signor Ottavio, se non vi piace, lasciate stare, ma non disprezzate...

OTT. Compatitemi, signora, ho qualche cosa per il capo. Caro amico, non mi abbadate. Qualche volta sono una bestia.

COR. (Oh cara quella bocca! Ha detto una volta la verità). (da sé)

LEL. Io non sono qui per criticare le azioni vostre. Son favorito...

OTT. Oh via, stiamo allegri. In tavola. (chiama)

COR. Subito, Eccellenza. (parte)

 

 

 


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