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COR. Signora padrona, un pazzo simile non l'ho mai veduto.
COR. Andate a vederlo, se volete aver gusto.
COR. È giù nella strada, che fa ridere quelli che passano. Ha picchiato alla porta, e voleva entrare. Io gli ho detto, per ordine vostro, che non gli doveva aprire...
BRIGH. Una bella cossa! (a Corallina)
COR. La padrona me lo ha comandato.
BEAT. È vero, in atto di collera; e così, che cosa è stato?
COR. Quest'uomo ha dato nelle smanie, si è messo a piangere...
BRIGH. Poverazzo! l'è innamorà.
COR. Peggio; son passati di quelli che lo conoscono; gli hanno dimandato che cosa aveva, ed egli a tutti diceva: la signora Beatrice non mi vuole, mi ha scacciato di casa; son disperato.
BRIGH. L'amor, signora, l'amor fa far de ste cosse. Cara ella, per carità la permetta che el vegna su, la lo ascolta, la lo consola...
COR. Eh, se è pazzo, vada a farsi legare.
BRIGH. Vu no gh'intrè, siora. Via, siora Beatrice, ghe va del so decoro, della so estimazion. Finalmente cossa mai gh'alo fatto? La vede che l'è innamorà, poveretto, che per l'amor el fa de sta sorte de bestialità. Vorla ridurlo all'ultima desperazion?
COR. Con queste vostre ciarle...
BEAT. Chetati. Fatelo venire. (a Brighella)
BRIGH. Brava. La usa st'altro atto de carità.
BEAT. Sì, voglio usargli carità; ma per l'ultima volta. Se torna ad irritarmi, ditegli che non vi sarà più rimedio.
BRIGH. Ghe lo dirò. La vederà. No gh'è pericolo. Vado subito. (Anca questa ghe l'ho giustada, ma son debotto stufo anca mi). (da sé, parte)