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MAD. |
Li compatisco affé. Farò per lor quel che vorrei per me. |
GIAC. |
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MAD. |
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GIAC. |
In Borgogna medesima |
MAD. |
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GIAC. |
È perfettissimo. (traballando un poco) |
MAD. |
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GIAC. |
Io? Son fortissimo. Perché ci abbandonate? |
MAD. |
Son venuta |
GIAC. |
Eh, vi ho capito. Sia detto in confidenza, (traballando) |
MAD. |
Io sono un po' alterata; Voi siete sincerissimo. |
GIAC. |
Io? cospetto di Bacco! io son sanissimo. Sono stato capace a' giorni miei, Io solo contro sei, Fare a chi beve più. Ciascun di loro Ed io forte restai qual sono adesso. (traballando) |
MAD. |
È una gran maraviglia! |
GIAC. |
In Inghilterra Due fiaschi d'acquavite; e in Alemagna Quattordici bottiglie di sciampagna. Questo stomaco mio si trangugiò Che poteva bastar per un congresso; E pur sano restai qual sono adesso. (traballando) |
MAD. |
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GIAC. |
So quel che io faccio e traballar non posso.
Oh, che caldo malandrino! Presto, presto, mi abbisogna Quattro salti posso far, |