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ATTO TERZO
Scena Quinta. Colombina che esce dalla camera di Donna Eleonora e chiude l'uscio, e dette
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Donna Virginia - Colombina, che fa la tua padrona?
Colombina - Sta meglio, sta meglio.
Donna Claudia - Che fa che non esce di quella camera?
Colombina - Aspetta don Rodrigo. L'ha mandato a chiamare.
Donna Claudia - Vuol ella bene a don Rodrigo?
Colombina - Uh! è innamorata morta.
Donna Claudia - Ed egli come si porta verso di lei?
Colombina - Tutto il giorno è qui.
Donna Virginia - Se non fosse stata assistita da lui, come avrebbe fatto a vivere?
Donna Claudia - Si sa, egli l'ha mantenuta del tutto.
Colombina - No, no, v'ingannate. Sinora non ha speso un soldo.
Donna Virginia - Chi le paga la pigione di casa?
Colombina - Ha venduto un abito per dar venti scudi al signor Anselmo, ed egli per compassione non li ha voluti.
Donna Virginia - Ed il rinfresco chi l'ha mandato?
Donna Claudia - Oh, si sa, don Rodrigo.
Colombina - No davvero. È stato il signor Anselmo.
Donna Claudia - Che! è innamorato il signor Anselmo della tua padrona?
Colombina - Oh pensate! è un uomo di buon cuore, fa volentieri servigio a tutti.
Donna Claudia - Dunque don Rodrigo non ispende?
Colombina - Niente affatto.
Donna Claudia - E come si diverte colla tua padrona?
Colombina - Pare una marmotta. Stanno a sedere lontani, che passerebbe un carro fra le due sedie. Discorrono o delle liti, o delle cose di casa, o delle guerre, e passano così il tempo inutilmente. Qualche volta si guardano sottocchi e s'ammutiscono, che fanno crepar di ridere.
Donna Claudia - Tu non puoi sapere quello che facciano, quando sono soli.
Colombina - Oh, soli non istanno mai. Ma zitto, che la padrona mi domanda. Non le dite nulla di quel che vi ho detto, per l'amor del cielo. Vengo, signora, vengo. (entra in camera di donna Eleonora)