Carlo Goldoni
La dama prudente

ATTO PRIMO

SCENA SESTA

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SCENA SESTA

 

Il paggio e detti.

 

PAGG. Signora, il conte Astolfo vorrebbe riverirla.

EUL. Ora con queste chiavi perdute, non so come riceverlo.

ROB. (Ho piacere che venga il Conte. È meglio ch’ella resti con due, che con uno). (da sé)

EUL. Potete dirgli l’accidente di questa chiave, e che mi scusi. (a Roberto)

MAR. Anch’io vi leverò l’incomodo.

ROB. Oh, fermate. Ecco la chiave, l’ho ritrovata. Era nel taschino dell’orologio, dove non la metto mai. Accomodatevi, accomodatevi: digli che passi, ch’è padrone. (al Paggio che parte subito, poi ritorna)

MAR. Signora donna Eularia, vi solleverò del disturbo.

EUL. Siete padrone di accomodarvi come vi aggrada.

ROB. Favorite restare. Favorite bevere una cioccolata. Ecco il Conte.

 

 

 


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