Carlo Goldoni
La dama prudente

ATTO TERZO

SCENA SEDICESIMA

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SCENA SEDICESIMA

 

Camera di donna Rodegonda.

 

Donna Emilia e don Roberto.

 

EMIL. Credetemi, don Roberto, che io sono di ciò consolatissima. La compagnia di donna Eularia mi sarà sempre cara. Voi mi fate un esquisito regalo.

ROB. Tutto effetto della vostra bontà. Ma dov’è mia moglie? Non si lascia vedere?

EMIL. Ella, come vi ho detto, era in camera di donna Rodegonda. Può essere che sia a fare una finezza anche a mio marito.

ROB. Quanti anni ha il vostro signor marito?

EMIL. Mi dispiace che egli sia avanzato in età; non avrà grazia per fare il cavalier servente di donna Eularia.

ROB. Eh, non importa, non importa. A Castelbuono già non si usa. Ma ancora non si vede...

EMIL. Verrà: di che avete paura?

ROB. Mi dispiace che fa una malopera con voi. (Quando siamo a Castelbuono, non la voglio lasciare un momento. Colà non sarò criticato). (da sé)

EMIL. Eccola con donna Rodegonda.

 

 

 


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