Carlo Goldoni
De gustibus non est disputandum

ATTO SECONDO

SCENA SECONDA   Don Pacchione, poi Rosalba

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SCENA SECONDA

 

Don Pacchione, poi Rosalba

 

PACC.

Affé, don Ramerino

Non dice mal. La vedova gentile

Mi vuol digiuno con le grazie sue,

Ed ella a desinar mangiò per due.

Se cibo degli amanti è la speranza,

O Artimisia vezzosa amor non sente,

O dall'amante suo non spera niente.

ROS.

Don Pacchione, che fate?

A bere non andate,

Come gli altri, il caffè?

PACC.

Sì, andiamo tosto.

ROS.

Andiamo... No, fermate.

Ecco il paggio; osservate.

Ve lo manda Artimisia in questo loco.

PACC.

Me lo manda Artimisia? Ah, non è poco.

ROS.

Eccolo; don Pacchione,

Volete ch'io vi serva?

PACC.

Simili grazie non ricuso mai.

ROS.

Poco zucchero, è vero?

PACC.

Assai, assai.

ROS.

Basta?

PACC.

Un altro pochino.

ROS.

Così?

PACC.

Così va bene.

ROS.

Siete un ghiotto perfetto.

PACC.

Lo zucchero per me fa bene al petto.

ROS.

Questo dolce sciroppo or via pigliate.

PACC.

Lo beverò con gusto.

 

 

 


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