Carlo Goldoni
L'amante Cabala

PARTE SECONDA

SCENA PRIMA   Bottega da merciaio.   Filiberto vestito in collar da mercante, con Tiritofolo padron di bottega, il quale non parla

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PARTE SECONDA

 

SCENA PRIMA

 

Bottega da merciaio.

 

Filiberto vestito in collar da mercante, con Tiritofolo padron di bottega, il quale non parla.

 

FILIB.

Tiritofolo, amico, che ne dite?

Non sembro uno de’ vostri

Disinvolti merciari? In questa guisa

Travestito mi sono

Per prendermi piacere, e finger voglio

Con certe mascherette

Della vostra bottega esser padrone.

Però una tal finzione

Utile vi sarà; veder farogli

Le vostre robe, e s’elle ne vorranno,

Con i propri denar le pagheranno.

Per prendermi più spasso,

Voglio mentir linguaggio e finger voglio

Il parlar veneziano.

Oh che gusto che avremo!

Tiritofolo mio, dammi la mano.

(Ecco una mascheretta

Bizzarra, vezzosetta:

Oh che grazia! oh che mina!

Eh, non m’inganno affé. Questa è Catina).

Ehi, signor Tiritofolo,

Ritiratevi un poco in cortesia;

Ad ogni cenno mio

Fate che pronti sian i vostri giovani;

Se qualche danno a mio riguardo avrete,

Ricompensato molto più sarete. (Tiritofolo parte)

(Ora l’abito e il sito,

Il linguaggio mentito,

Facilmente potranno

Accreditar il mio tessuto inganno).

 

 

 


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