Carlo Goldoni
La diavolessa

ATTO TERZO

SCENA SETTIMA   Falco e detti

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SCENA SETTIMA

 

Falco e detti.

 

FALCO

Siete qui?

GIANN.

Siamo qui precipitati.

DOR.

Voi ci avete del tutto assassinati.

FALCO

Buone nuove vi reco.

GIANN.

Se vi trovano,

Le nuove anche per voi saran cattive.

FALCO

Questo foglio leggete. (a Giannino)

GIANN.

E chi lo scrive? (prendendo il foglio)

FALCO

Leggete, e sentirete

Che il vostro genitore

Vi ha fatto il bel favore,

Per rendervi giocondo,

Di andarsene di trotto all'altro mondo.

DOR.

È morto il padre suo?

FALCO

Certo, certissimo.

DOR.

Giannino, è ver?

GIANN.

Dorina mia, è verissimo.

DOR.

Dunque mi sposerete,

Dunque mi condurrete

Giorni lieti a passare in altro loco?

GIANN.

Lasciatemi per or piangere un poco. (siede in atto di piangere)

FALCO

Lasciate che si sfoghi il poveretto;

La natura vorrà fare il suo effetto.

Mi consolo con voi; ma vado subito

A trovar don Poppone.

Aggiustarla conviene;

Rendergli le monete a lui levate,

E chieder scusa delle bastonate.

DOR.

Come si potrà far?

FALCO

Non ci pensate.

Anch'in questo l'impegno a me lasciate.

 

Veleggiar secondo il vento

Noi dobbiam nel nostro mare,

E la bussola adoprare

Se a seconda non si va.

Ho una testa - che tempesta,

Non paventa in mezzo all'onda.

Si confonda - chi non ha

La mia grande abilità. (parte)

 

 

 


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