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IPP.
Rosina... Uh quanta gente! Servo di lor signori. (con timidezza)
GIU.
IPP.
FUL.
Amico, mi consolo. Siete alfin maritato.
IPP.
Non ancora... ma spero...
FUL.
Non siete voi sposato?
IPP.
Sposato no, promesso. Non è vero, Rosina?
ROS.
È vero.
IPP.
Ho ben speranza di farlo domattina.
FUL.
Ma il notar Malacura steso non ha il contratto?
Non faceste la scritta?
IPP.
Non ne so niente affatto.
GIU.
Ecco, signor Fulgenzio, codesta è un'invenzione.
DOR.
Ma se l'ho sempre detto che Fulgenzio è un minchione.
FUL.
Ora son nell'impegno. Voglio vedere un poco
Se ritrovo il notaro; so del suo studio il loco.
Vado e vengo, signore. Vi prego ad aspettarmi.
DOR.
FUL.
Se è ver, saprò rifarmi. (a Dorotea, e parte)