Carlo Goldoni
Lo scozzese

ATTO PRIMO

SCENA QUINTA   Don Properzio, Fabrizio ed Orazio

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SCENA QUINTA

 

Don Properzio, Fabrizio ed Orazio

 

PROP. Pah! Teh! Ih! Uh! Ha creduto di spaventarmi. Segretario, scrivete. (siede)

FABR. (A buon vederci a mezzogiorno sonato).

PROP. Molto illustre e colendissimo Signore, e Signore e Padrone venerandissimo. (detta adagio e pensando)

FABR. (Un formulario alla moda). (con ironia)

PROP. Ehi! che nome avete? (ad Orazio)

ORAZ. Orazio, per obbedirla.

PROP. La patria?

ORAZ. Romano, per obbedirla.

PROP. Volete impiegarvi?

ORAZ. Per obbedirla.

PROP. Avete fatto? (a Fabrizio)

FABR. Per obbedirla. (imitando Orazio)

PROP. Scrivete. Napoli, li 24 Decembre 1760.

FABR. Ho fatto.

PROP. Mi do l'onor di rispondere al di lei veneratissimo foglio.

FABR. (Scrive)

PROP. Al di lei veneratissimo foglio dei due di Agosto prossimo passato.

FABR. Perdoni. Questa lettera va in Persia o alla China?

PROP. Va a Roma, a Roma. Va a Roma, e non in Persia o alla China; va a Roma. Perché mi domandate se va in Persia o alla China?

FABR. Perché dall'agosto al decembre sono passati cinque mesi.

PROP. Seccatore! I pari miei rispondono quando possono, quando vogliono, e quando se ne ricordano.

FABR. Verissimo. Non ci aveva pensato.

PROP. Scrivete. (pensa)

FABR. Scrivo. (aspetta, poi dice) Vuole che scriva?

PROP. Siete lesto?

FABR. Son qui, detti pure.

PROP. Come dice il principio della lettera?

FABR. Mi do l'onor di rispondere al di lei veneratissimo foglio dei due di Agosto prossimo passato.

PROP. Prossimo passato. Tanto più, che mostrando ella una premura estrema...

FABR. (Se aveva premura, è stato servito bene). (scrive)

PROP. Avete più servito? (ad Orazio)

ORAZ. Per obbedirla.

PROP. E chi avete servito?

ORAZ. Ho servito il conte degli Utili, il conte Spergoli, il marchese Docili, per obbedirla.

PROP. Cosa abbiamo scritto? (a Fabrizio)

FABR. Tanto più, che mostrando ella un'estrema premura...

PROP. Un'estrema premura... (pensa)

ORAZ. Ho servito...

PROP. Tacete. (ad Orazio)... di conseguire la carica di Cassiere delle finanze. (dettando)

FABR. Delle finanze.

PROP. Dove avete servito? (ad Orazio)

ORAZ. A Roma, per obbedirla.

PROP. E chi avete servito? (ad Orazio)

ORAZ. Ho servito...

PROP. Avete fatto? (a Fabrizio)

FABR. Ho fatto.

PROP. Non mancherò di procurarle questo onorevole impiego. (dettando)

FABR. Signore, quest'impiego è stato dato che saranno tre mesi.

PROP. Seccatore! che a voi? Non posso procurarlo per dopo la morte di quello che è stato fatto?

FABR. Verissimo. (scrive)

PROP. Che cosa sapete fare? (ad Orazio)

ORAZ. Un poco di tutto, per obbedirla.

PROP. Ehi! (chiama alla scena)

SERV. Comandi.

PROP. Il mastro di casa. (al Servitore)

SERV. Sarà servita. (parte)

PROP. Avete fatto? (a Fabrizio)

FABR. Ho fatto.

PROP. Che cosa abbiamo detto? (a Fabrizio)

FABR. (Gran pazienza ci vuole!) Non mancherò di procurarle...

 

 

 


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