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ATTO SECONDO
SCENA PRIMA Camera di donna Giulia con tavolino e sedie. Donna Giulia e Fabrizio
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SCENA PRIMA
Camera di donna Giulia con tavolino e sedie.
GIU. Sì sì, terminiamo pure la lettera che si è principiata. Vo' che sappia il padre di don Alessandro in quale imbarazzo cerca di pormi il di lui figliuolo. Anzi aggiungete alla lettera, ch'io credo necessario ch'ei venga in Napoli, per poner freno alla sua novella passione.
FABR. Va benissimo, signora; ma intanto che il padre si dispone a venire, il figlio potrebbe mandare ad effetto segretamente la sua intenzione.
GIU. Ho già pensato di ripararvi. Manderò a chiamar donna Aurelia. Ella è una povera figlia, che ha il padre all'armata, e la madre inferma. La compatisco, se desidera collocarsi, e spera far valere la gioventù e l'avvenenza in luogo di dote. M'interesserò per ritrovarle marito, e mi lusingo di guadagnarla.
FABR. Saggiamente ella pensa, ma la consiglio non perder tempo, sapendo io di certo che don Alessandro è innamoratissimo, e passa con essolei tutte le ore del giorno; e le cose sono molto avanzate.
GIU. Manderò subito da donna Aurelia. Chi è di là?