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ATTO SECONDO
SCENA DECIMA Gabinetto con finestra e sedie. Donna Giulia sola alla finestra.
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Gabinetto con finestra e sedie.
Donna Giulia sola alla finestra.
GIU. Sì, sì, Lisetta, ho capito. Ti sei portata benissimo, vattene, e non temere che la mia protezione ti manchi. Quando ti vorrò, ti farò da qualcheduno avvisare. Addio. (si ritira dalla finestra) Ho piacere che sia riuscita sensibile a don Properzio la mia bizzarra risoluzione. Questo non è che un principio de' miei studiati risentimenti, e se mi riesce, vo' senza strepito illuminarlo. Avrà letta la lettera, avrà inteso ciò che m'interessa rapporto a don Alessandro, e arrossirà, io spero, de' suoi ingiuriosi sospetti. Se verrà alcuno a visitarmi, secondo il solito, uscirò di casa, e farò accompagnarmi, o in carrozza, o a piedi, come potrò. Fra le inquietudini del marito, non vo' perder di vista il maritaggio di donna Aspasia. Ho mente che val per tutto, e posso provvedere agli affari miei, senza scaldarmi il capo. Parmi di sentir gente. Converrà ch'io apra, e che mi serva da me medesima; ma mi consolo che il signor marito farà lo stesso. (va ad aprire la porta)