Carlo Goldoni
Lo scozzese

ATTO TERZO

SCENA DODICESIMA   Donna Giulia e detti.

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SCENA DODICESIMA

 

Donna Giulia e detti.

 

GIU. E così, che nuova mi date?

RID. Posso dirvi, signora...

AUR. Lasciate parlare a me. (a don Ridolfo) Don Ridolfo è tutto contento che gli abbiate procurata questa buona fortuna. Io pure vi ringrazio per parte mia. Siamo pacificati, ci vogliamo bene, ci sposeremo, e preparateci i vostri comandi.

GIU. Per dove?

AUR. Per Moscovia.

GIU. Ho piacere che siate contenti. Questa è la scrittura che don Ridolfo dovrà sottoscrivere, come poeta della Corte. Aspetto un notaro; si formerà il vostro contratto di matrimonio, e avanti sera vi saranno contati duecentocinquanta rubli per il primo quartale.

RID. Io non ho lingua bastante per ringraziarvi.

 

 

 


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