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SCENA PRIMA
Donna Berenice sola, poi Filippino.
BER. |
Son pur lieta e contenta. Mi par d'esser rinata, Or che son dalla villa in Milan ritornata. Dicono che in campagna si gode libertà? V'è soggezione in villa molto più che in città. Qui almen tratto chi voglio, rinchiusa nel mio tetto; Deggio trattare in villa chi viene, a mio dispetto. A conversar con donne mi viene il mal di core, In villa non si vedono che donne a tutte l'ore. |
FI. |
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BER. |
Cosa vuoi? |
FI. |
La di lei genitrice |
BER. |
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FI. |
V'è un altro servitore con un'altra imbasciata. |
BER. |
Chi lo manda? |
FI. |
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BER. |
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FI. |
La prega intervenire alla funzione usata. |
BER. |
Digli che la ringrazio; che sono incomodata. |
FI. |
Se dico un'altra cosa, la prego, mi perdoni. Son qui due cavalieri. |
BER. |
Vengano, son padroni. |
FI. |
(Ho capito. Alle donne difficilmente inclina, E tratta con più gusto la razza mascolina). (da sé, indi parte) |