Carlo Goldoni
La donna sola

ATTO SECONDO

SCENA SECONDA

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SCENA SECONDA

 

Don Lucio,  poi don Isidoro.

 

LUC.

Costui non mi dispiace; sa la creanza almeno

Veggo che tutto il mondo di malcreati è pieno.

Molti negan di darmi il titol che mi tocca,

Altri dell'illustrissimo mi danno a mezza bocca.

Sono tre anni e più, che nobile son fatto,

Che colla nobiltà gioco, converso e tratto,

E l'ignorante volgo audace, invidiosissimo,

Nega il più delle volte di darmi l'illustrissimo.

ISI.

Schiavo, amico. (ridendo)

LUC.

Divoto.

ISI.

Vado, e torno repente.

Cospetto! vuò che stiamo tutt'oggi allegramente.

Noi pranzeremo insieme da donna Berenice.

Se in compagnia si mangia, mi par d'esser felice.

Brindisi alla salute del bevitor più bravo;

E che si mangi e goda, e che si beva, e schiavo. (parte)

 

 

 

 


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