Carlo Goldoni
Le donne vendicate

ATTO SECONDO

SCENA OTTAVA   Livietta, poi Flaminio

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SCENA OTTAVA

 

Livietta, poi Flaminio

 

LIV.

Ma quando si finisce

Di dir mal delle donne? Oggi doveasi

Far la nostra vendetta,

Ma s'aspetta, s'aspetta e mai non viene;

E si dice finor più mal che bene.

FLAM.

Livietta, su venite.

LIV.

E dove ho da venir?

FLAM.

Dove alla pugna

Roccaforte e Volpino

Or or si accingeranno.

Entrambi sosterranno,

Prima colle parole e poi coll'armi,

La ragion, l'opinione:

E vicini già sono alla tenzone.

LIV.

E voi nel gran cimento

Non ardite d'entrar?

FLAM.

Signora mia,

Delle donne son io buon servitore;

Ma per battermi poi non ho gran core.

 

Servitù quanta volete,

Buon alletto e fedeltà;

Qualche soldo vi sarà,

O qualch'altro regaletto:

Ma di questo mio difetto

Non mi posso liberar.

Se mi sento minacciar,

Io mi scordo anco l'amore,

E il timore mi fa andar. (parte)

 

 

 


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