Carlo Goldoni
La donna vendicativa

ATTO PRIMO

SCENA DODICESIMA

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SCENA DODICESIMA

 

Lelio e detti.

 

LEL. Buon giorno a vossignoria. (ad Ottavio, sostenuto)

OTT. Saluto vossignoria.

LEL. M'ha detto il mio servitore...

OTT. Ve la darò.

LEL. Che cosa?

OTT. Non volete mia figlia? Ve la darò.

LEL. Ma aspettate, sentite...

OTT. Con seimila scudi, ve la darò.

LEL. Ma voi parlate come un pazzo.

OTT. Ecco qui, si riscalda subito.

COR. Signori miei, voi siete tutti due di temperamento. caldo. Smorzate il vostro fuoco, parlate con pace, da galantuomini, da buoni amici.

OTT. Ma io...

COR. Zitto con quella vociaccia.

OTT. Via, via, non dico altro. (placato)

LEL. (Ride) Brava, così: sta sotto. (burlandosi d'Ottavio)

OTT. Giuro al cielo... (alterato)

COR. Via. (forte ad Ottavio)

OTT. (Mi crepa la vescica del fiele). (da sé)

COR. Il signor Lelio domanda la signora Rosaura per consorte: non è vero? (a Lelio)

LEL. Questo è quel che volevo dire, e non ho potuto dirlo.

OTT. Vi ho inteso, e ve la darò.

COR. Sentite? Egli ve la promette. (a Lelio)

LEL. E la dote sarà di seimila scudi.

COR. Sì, signore.

OTT. Ma la dote bisognerà assicurarla.

LEL. Come? Io assicurar la dote?

OTT. Oh! chi siete voi?

LEL. Son uno che ha tanti beni da comprare i vostri.

OTT. Non so altro. Voglio così.

LEL. Ed io non voglio.

COR. Zitto. Vergognatevi. Non si contratta così; parete due cani arrabbiati.

OTT. Egli è quello... (alterato)

COR. Zitto, vi dico. (Ottavio tace)

LEL. Brava, è lui il pazzo. (ridendo)

OTT. Io? (alterato)

COR. Ma zitto. Via, accomodiamo questa faccenda. Signor Lelio, non perché si diffidi di lei, ma per il buon ordine, si compiaccia di accennare il luogo, dove vuole assicurare la dote.

LEL. Mi maraviglio; io non voglio far queste scene...

OTT. E se voi non volete... (alterato)

COR. Tacete, signore. (ad Ottavio) Il signor Lelio è ricco, e la dote non può perire. (Se non faccio così, si guastano). (da sé)

OTT. Dunque?

COR. Dunque gli darete la signora Rosaura, e se non gliela darete, sarà segno, se mi capite...

OTT. Gliela darò.

COR. Sentite? Ve la darà. (a Lelio)

LEL. La dote sarà in denari?

OTT. O in denari, o in roba...

LEL. Roba? Non voglio roba. Voglio denari.

OTT. Denari e roba.

LEL. Signor no.

OTT. Signor sì.

COR. Zitto.

OTT. Zitto un corno! non posso più. (parte)

LEL. È una bestia; non si può trattare. (parte)

COR. Maledetti tutti due. Orsi! diavoli dell'inferno. (parte)



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