Carlo Goldoni
Le donne curiose

ATTO PRIMO

SCENA OTTAVA

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SCENA OTTAVA

 

Beatrice, poi Ottavio

 

BEAT. Anch'ella è ostinata. Ma vedranno che io sola l'ho indovinata. Ecco il giocatore vizioso.

OTT. Signora, fintanto ch'io faccio un certo conto, date gli ordini per la tavola. (siede al tavolino)

BEAT. Volete fare il conto di quanto avete perduto?

OTT. Vi è Florindo a pranzo con noi; fate qualche cosa di più.

BEAT. Sì, sì, fate degli inviti? Avrete vinto.

OTT. Quattro e sedici, dieci e quindici. (scrivendo)

BEAT. So, so, che cosa si fa in quelle stanze segrete.

OTT. Sì? L'ho caro. (scrivendo)

BEAT. Voi rovinate la vostra casa.

OTT. Eh, signora no. (scrivendo)

BEAT. Il giuoco è il precipizio delle famiglie.

OTT. Non si giuoca. (scrivendo)

BEAT. Non si giuoca?

OTT. No, da galantuomo; cinque e due sette. (scrivendo)

BEAT. Dunque che cosa si fa?

OTT. Niente di male. (scrivendo)

BEAT. Se non vi fosse niente di male, vi potrebbe venire anche vostra moglie.

OTT. Allora vi sarebbe del male. (scrivendo)

BEAT. Sì, eh? Uomo indiscreto!

OTT. Quattro via quattro sedici... (scrivendo)

BEAT. Sia maladetto quando vi ho preso.

OTT. È tardi. (scrivendo)

BEAT. Come tardi?

OTT. Dico che andiamo a pranzo, che è tardi.

BEAT. Sono anche a tempo d'andarmene da voi, e lasciarvi solo.

OTT. Oh, mi fareste la gran carità. (scrivendo)

BEAT. La mia dote.

OTT. Nulla via nulla, nulla. (scrivendo)

BEAT. Che nulla?

OTT. Io faccio i miei conti. Non vi abbado. (scrivendo)

BEAT. Voglio sapere in quella casa che cosa si fa.

OTT. Si sta bene, per servirla.

BEAT. Siete una compagnia di gente cattiva.

OTT. Le donne non ci vengono.

BEAT. Le donne sono cattive?

OTT. Oibò; dico che da noi non ci vengono.

BEAT. Se ci venissero, ogni sospetto saria finito.

OTT. Le donne sospettano sempre.

BEAT. Ma ci vuol tanto a dire si fa questo e questo?

OTT. Non ci vuol niente.

BEAT. Dunque via cosa si fa?

OTT. Sedici e sei ventidue, e otto...

BEAT. Otto diavoli che vi portino. (gli nel braccio)

OTT. Oh, me l'avete rotto... il numero.

BEAT. Che siate maladetto!

OTT. Anche voi. (scrivendo)

BEAT. Bestia!

OTT. Come lei. (come sopra)

BEAT. Pensate di volerla durar così?

OTT. Il conto è fatto. (s')

BEAT. Che conto avete fatto?

OTT. Sì, l'ho finito.

BEAT. Così mi trattate?

OTT. A pranzo, signora.

BEAT. Uomo indegno!

OTT. A riverirla a pranzo. (parte)

BEAT. Indegnissimo! Non si scalda, non risponde e mi fa rodere dalla rabbia... Ah, quel maladetto ridotto, quel maladetto luogo rinchiuso! Voglio andarvi, voglio vedere, voglio sapere, se credessi di dover crepare. (parte)

 

 

 


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