Carlo Goldoni
Le donne gelose

ATTO TERZO

SCENA PRIMA

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ATTO TERZO

 

 

 

SCENA PRIMA

 

Camera in casa de siora Giulia.

 

Sior Boldo solo.

 

BOL. Oh che notte da bestia, che ho fatto! Tra i numeri del lotto, tra i brontoloni162 de mia muggier, non ho mai serrà occhio. Ma almanco l’ho petufada163, che la se ne arecorderà per un pezzo. Me dol ancora sto brazzo dai tonfi164 che gh’ho puzà165; e più che ghe dava, e più la diseva. Mo una gran lengua! una gran lengua! La xe ben de quelle del peocchio166. La m’ha toccà a mi, pazenzia! Almanco che guadagnasse al lotto, me passarave la rabbia. Cossa ghe mancarà a cavar? Un’ora? Un’ora e mezza? Voggio andar in Piazza. Orsola, Orsola. (chiama la serva)

 

 

 





p. -
162 Lamenti.



163 Battuta.



164 Pugni.



165 .



166 S’allude a certa favoletta che corre in Venezia, di certa moglie che per assuefazione, essendo anco sotto acqua per essere affogata, non cessava di dire pidocchioso al marito.



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