Carlo Goldoni
I due gemelli veneziani

ATTO SECONDO

SCENA QUATTORDICESIMA

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SCENA QUATTORDICESIMA

 

Bargello coi birri, e detti.

 

BARG. Cos’è questo strepito? Chi è il ladro? Chi ha rubato?

ZAN. Colù che xe , l’è el mio servitor. El m’ha portà da Bergamo un bauletto de zogie e dei bezzi, e el m’ha robà tutto, el m’ha sassinà.

ARL. Non è vero gnente, son galantomo.

BARG. Legatelo e conducetelo in prigione. (ai birri, quali legano Arlecchino)

ARL. Son innocente.

BARG. Se sarete innocente, uscirete di carcere senza difficoltà.

ARL. E intanto ho da andar preson?

BARG. E intanto andate, e non vi fate strapazzare.

ARL. Sia maledetto! Per causa toa, mamalucco, ignorante! ma se vegno fora, ti me la pagherà. (parte coi birri, che lo conducono via)

BARG. Signore, se lei crede che colui sia veramente il ladro, ricorra, e gli sarà fatta giustizia. Io intanto darò la mia denunzia, appoggiata alle di lei querele. Se lei ha prove, vada in cancelleria, e le produca. (parte)

 

 

 


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