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ATTO SECONDO
SCENA SECONDA Madame La Fontaine, mademoiselle Palissot ed il suddetto.
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Madame La Fontaine, mademoiselle Palissot ed il suddetto.
LA F. Aspettiamo qui mio marito. Egli è solito passeggiare da questa parte.
PAL. Oh, se troviamo vostro marito vuò che ci paghi la colazione. (prendono due sedie, le mettono nel mezzo e siedono. Arlecchino passeggia davanti di loro su e giù, cantuzzando sotto voce e facendo il galante)
LA F. (Chi è mai questo sguaiato?) (a Palissot)
PAL. (Mi par forastiere). (a la Fontaine)
ARL. Me perméttele che abbia l'onor de sentarme?
LA F. Il luogo è pubblico; vossignoria non ha bisogno di permissione.
ARL. Grazie alla so bontà generosa. (prende una sedia, e siede vicino a Palissot)
PAL. Ma il luogo è grande; ella starebbe più comodamente se si tirasse un poco più in là. (scostandosi con la sedia)
ARL. El più bel comodo del mondo xe l'onor della so vicinanza. (a Palissot, avvicinandosi ancora più)
PAL. (È poco polito questo signore). (a la Fontaine, ritirandosi con la sedia)
LA F. (È forastiere senz'altro). (a Palissot)