Carlo Goldoni
Il genio buono e il genio cattivo

ATTO SECONDO

SCENA SEDICESIMA   Corallina e detti.

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SCENA SEDICESIMA

 

Corallina e detti.

 

COR. (Entra fra il Marchese ed Arlecchino)

MAREP. (Infuriato, alla vista di Corallina si arresta, e la saluta dolcemente) (Ah, ecco una nuova bellezza che mi disarma). (da sé)

ARL. Ben venuta, madama. (vuol accostarsi a Corallina)

MAREP. Non vi accostate, che giuro al cielo, richiamerò le mie furie. (ad Arlecchino)

COR. Signore, che cosa avete con mio marito?

MAREP. Vostro marito? (a Corallina, con sorpresa)

COR. Sì signore.

ARL. Sior sì, la xe mia muggier; cossa voràvela dir?

MAREP. Voi possessore di tal tesoro? (ad Arlecchino)

ARL. Per servirla.

MAREP. Vi rispetto, come l'uomo il più fortunato del mondo. (il Barone l'aiuta a sedere)

COR. Ho piacere d'avervi ritrovato. (ad Arlecchino)

ARL. E mi ho piaser che me siè vegnuda a trovar.

BAR. Monsieur la Fontaine non è con voi? (a Corallina)

COR. Non signore, non è con me; l'ho lasciato, e spero di non vederlo mai più. Marito mio, sappiate che ho scoperto delle cose grandi. Monsieur la Fontaine mi voleva ingannare, e vi voleva tradire, e questo signore così garbato (accennando il Barone) era d'accordo con esso lui. Vi ha fatto tante finezze unicamente per allontanarvi da me.

ARL. El degnissimo sior Baron?

BAR. Io non so quello che vi diciate.

COR. Andiamo via, Arlecchino.

ARL. Dove?

COR. In Inghilterra.

ARL. Sì, in Inghilterra.

COR. A Londra.

ARL. A Londra.

MAREP. Come! come! (a Corallina, provando alzarsi, e non può) Aspettate. Ehi canaglie, dove siete? (chiama forte e vengono i due Soldati) Bricconi, venite qui, sostenetemi. (lo sostengono, ed egli si alza) Domani cinquanta bastonate per ciascheduno. (ai Soldati. I Soldati, sentendo ciò, lo lasciano un poco) Ahi, venite qui, vi perdono. (tornano a tenerlo) (Indegni, al quartiere la discorreremo). (da sé) Bellissima straniera, perché ci volete lasciare? (accostandosi, sostenuto dai Soldati)

BAR. Fatela restare, signor Marchese.

COR. No, no, signore, vogliamo andar via.

ARL. A Londra, a Londra; in Inghilterra, a Londra.

MAREP. Qui, qui si ha da restar, qui. (a Corallina, cercando di trattenerla) Animo, gioventù, dove siete? (ai Ballerini) Venite qui, ballate divertite questa signora, fatela ballar con voi. (Si suona. I Ballerini si avanzano, per principiare il ballo. Corallina ed Arlecchino vorrebbero andarsene, i Ballerini loro il passo, ballando. Il Barone anch'egli procura di trattenerli. Il Marchese zoppicando fa lo stesso. Corallina ed Arlecchino si difendono, e vedendo di non poter partire, si mostrano fra di loro l'anello, battono il piede. La macchina si trasforma in una carrozza da viaggio, con due cavalli attaccati. Corallina ed Arlecchino vi saltano dentro, salutano, e partono. Il Barone maravigliato parte. Il Marchese zoppicando, sostenuto dai Soldati, corre dietro alla carrozza. I Ballerini restano tutti attoniti, l'orchestra sospesa. Poi tutto in un tempo l'orchestra riprende il suono. I Ballerini si rimettono, e fanno il ballo.)

 

 

 


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