Carlo Goldoni
L'erede fortunata

ATTO SECONDO

SCENA TERZA

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SCENA TERZA

 

Pancrazio solo.

 

PANC. Sentite, venite qua. Sì! La fugge come il vento. Adesso ho capito. Adesso ho scoperto il tutto. Ella è innamorata d’Ottavio, e Ottavio le ha dato la parola di sposarla. Ed a me non dice niente? Ed a me non lo confida? Ah poveretto! Tutto effetto del suo buon cuore e del rispetto che ha per me. Egli la persuade a sposarmi, e forse egli stesso si tormenta per mia cagione. Adesso comprendo il motivo della malinconia che l’agita. Egli è confuso tra l’amor di Rosaura ed il timore di disgustarmi. Ed io averò cuore di tormentare un figlio che mi vuol tanto bene? Egli sa vincere la sua passione, ed io non saprò superar l’interesse? Or bene, vada tutto, ma si salvi un figlio che ha la virtù di amare la quiete del padre più delle proprie soddisfazioni. Eccolo appunto che viene. Cielo, ti ringrazio che ho scoperto la verità. Gli cederò la sposa, gli rinunzierò la casa, gli darò anche il mio cuore.

 

 

 


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