Carlo Goldoni
Il feudatario

ATTO SECONDO

SCENA DODICESIMA

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SCENA DODICESIMA

 

La Marchesa Beatrice sola, poi Pantalone che torna.

 

BEAT. Non vi sarà nessuno del nostro parentado, che possa lagnarsi di un tal matrimonio. Per nobiltà, ella è di sangue nobile quanto il nostro. Suo padre marchese di Montefosco, sua madre dama povera, ma di antichissima casa. Circa la dote, non è poca dote il possesso pacifico di una giurisdizione male acquistata. Il povero mio marito l'ha comprata per poco...

PANT. Eccellenza, cerca, cerca, non lo trovo.

BEAT. Dove può essere?

PANT. I m'ha dito che l'è andà fora de casa.

BEAT. Con chi?

PANT. Con un villan bergamasco, che va a pascolar le piegore sul comun.

BEAT. Presto, fatelo cercare.

PANT. Ho mandà, Eccellenza, da per tutto. El paese xe piccolo: i lo troverà, e el vegnirà.

BEAT. Mi vuol far disperare.

PANT. Vien siora Rosaura; la ghe diga qualcossa. Sentimo se ela inclinasse a sto matrimonio.

BEAT. Convien farlo con arte, per non lusingarla invano.

 

 

 


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