Carlo Goldoni
Il feudatario

ATTO TERZO

SCENA SECONDA

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA SECONDA

 

La Marchesa Beatrice, Pantalone, poi il servitore

 

PANT. Servitor umilissimo de Vostra Eccellenza.

BEAT. Dov'è il Marchesino?

PANT. Eccellenza, mi no so cossa dir. El xe dove che lo porta la so allegria, la so zoventù, el so capriccio.

BEAT. Non l'avete voi ritrovato?

PANT. Eccellenza sì, l'ho trovà da Giannina.

BEAT. Gli avete detto che io lo cercava?

PANT. Ghe l'ho dito seguro.

BEAT. Non tarderà a venire.

PANT. Ho paura che per adesso nol vegna.

BEAT. Per qual ragione?

PANT. Eccellenza, tutto el paese mormora. L'insulta tutte le donne. I omeni de montagna i xe più zelosi de quelli delle città. Nascerà qualche inconveniente.

BEAT. Presto... che si cerchi... che si ritrovi.

SERV. I deputati della Comunità vorrebbero passare da Vostra Eccellenza.

BEAT. Introduceteli. (al Servitore) Signor Pantalone, andate subito, vi prego, a rintracciare mio figlio; e per amore o per forza, fate che a me sia condotto. Comando io finalmente, e voglio che mi obbedisca.

PANT. La servo subito. (Poveretto elo, se nol gh'avesse una madre de sto cuor e de sto talento). (da sé, parte)

 

 

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License