Carlo Goldoni
Il feudatario

ATTO TERZO

SCENA NONA

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SCENA NONA

 

Camera in casa di Pantalone.

 

Nardo, Cecco, Marcone e villani

 

NAR. Non vi è altro rimedio. Se il marchese Florindo ha tempo di vendicarsi, siamo tutti fritti. Bastonarlo? Diavolo!

CEC. Eh! giuro a Bacco, ho il mio schioppetto; non ho paura.

NAR. Zitto. Ora non sono in casa né il Marchese, né la Marchesa, né Pantalone; subito che viene abbasso Rosaura, prendiamola in mezzo, portiamola a Napoli, e facciamola diventare Marchesa.

MARC. Che cosa fa, che non viene questa ragazza? Le ho pure mandato a dire, che la Comunità è in sala che l'aspetta.

NAR. Non vorrei che venisse il Marchese.

CEC. Che avete paura? Son qua collo schioppetto.

MARC. Ecco Rosaura. (a Nardo)

NAR. Presto, facciamole onore e parliamo da Comunità.

CEC. Viva Rosaura.

MARC. Viva la Marchesina.

TUTTI Evviva.

 

 

 


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