Carlo Goldoni
Il filosofo di campagna

ATTO SECONDO

SCENA SETTIMA   Lesbina e detti

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SCENA SETTIMA

 

Lesbina e detti.

 

LESB.

Signor padron, voi siete domandato.

EUG.

(Ci mancava costei!) (a don Tritemio)

TRIT.

Chi è che mi vuole? (a Lesbina)

LESB.

Un famiglio di Nardo.

TRIT.

Sente, signor? Del genero un famiglio

Favellarmi desia;

Onde vossignoria,

S'altra cosa non ha da comandare,

Per cortesia, se ne potrebbe andare.

RIN.

Sì, sì, me n'anderò, ma giuro ai numi...

Vendicarmi saprò.

EUG.

(Destin crudele!)

Rinaldo, questo cor...

RIN.

Taci, infedele.

 

Perfida figlia ingrata,

Padre spietato indegno,

Non so frenar lo sdegno,

L'alma si scuote irata.

Empio, crudele, audace,

Pace per me non v'e. (or all'una, or all'altro)

E tu che alimentasti (a Lesbina)

Sin ora il foco mio

Colla speranza (oh Dio!),

Così tu m'ingannasti?

L'offeso cuor aspetta

Vendetta - anche di te. (parte)

 

 

 


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