Carlo Goldoni
Il filosofo di campagna

ATTO TERZO

SCENA PRIMA   Luogo campestre con casa rustica di Nardo.   Eugenia e Rinaldo

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ATTO TERZO

 

SCENA PRIMA

 

Luogo campestre con casa rustica di Nardo.

 

Eugenia e Rinaldo

 

EUG.

Misera! a che m'indusse

Un eccesso d'amor? Tremo, pavento.

Parlar mi sento al core,

Giustamente sdegnato, il genitore.

RIN.

Datevi pace; alfine

Siete con chi v'adora;

Siete mia sposa.

EUG.

Ah, non lo sono ancora.

RIN.

Venite al tetto mio; colà potrassi

Compire al rito, e con gli usati modi

Celebrare i sponsali.

EUG.

Ove s'intese

Che onesta figlia a celebrare andasse

Dello sposo in balìa nozze furtive?

No, non fia ver, Rinaldo:

Ponetemi in sicuro,

Salvatemi l'onore,

O pentita ritorno al genitore.

RIN.

Tutto farò per compiacervi, o cara;

Eleggete l'albergo ove pensate

D'essere più sicura.

L'onor vostro mi cale, io n'avrò cura.

 

 

 


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