Carlo Goldoni
Il filosofo

PARTE PRIMA

SCENA SECONDA   Lesbina e detto.

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SCENA SECONDA

 

Lesbina e detto.

 

LESB.

Signor, perché fuggite?

Sono forse una furia,

Che v’arrechi timore?

ANS.

D’una furia la donna è assai peggiore.

LESB.

Affé, che v’ingannate;

Se fossero le donne orrende tanto,

Dagli uomini sarian meno bramate.

ANS.

Quei che non han giudizio,

Soglion sempre scherzar col precipizio.

LESB.

Signor, d’un grand’affare

Favellarvi degg’io;

Certa difficoltà bizzarra e strana...

ANS.

Parlate alla lontana.

LESB.

Proponervi vorrei, se mi è permesso...

ANS.

Ditela pur, ma non mi state appresso.

LESB.

Di che avete timor?

ANS.

Ah, non vorrei

Che gli atomi invisibili

D’un femminil sembiante

Facessero il mio cor misero amante

LESB.

I filosofi dunque

Son capaci d’amore?

ANS.

E in che maniera!

Se un uomo virtuoso

Ad impazzir comincia, egli diviene

In breve tempo pazzo da catene.

LESB.

(Volesse il ciel che arrender potess’io

Il filosofo ricco all’amor mio!)

ANS.

Orsù, spiegate tosto

Il vostro dubbio.

LESB.

Udite:

Voglio saper se il matrimonio sia,

Come vogliono alcuni, una pazzia.

ANS.

In massima dirò che il matrimonio

Necessario si rende al nostro mondo.

Ma chi meglio l’intende,

Per fuggir i travagli, e viver sano,

Da un lacciocrudel vive lontano.

LESB.

E pur ve ne son tanti

Di contraria opinione,

Che si mariteriano ogni stagione.

ANS.

Ma s’io solo restassi

Fra gli uomini viventi,

Francamente rispondo

Che già per me si finirebbe il mondo.

LESB.

Tanto nemico voi del nostro sesso?

ANS.

Non mi venite appresso.

LESB.

E se donna gentil di voi invaghita

Vi chiedesse pietà?

ANS.

Sarei lo stesso.

LESB.

Perché così crudel?

ANS.

Non tanto appresso.

 

LESB.

Se una donna vi dicesse:

«Nel mio petto sento il core

Tutto fiamme, tutto ardore;

Voi ne siete la cagione,

Deh movetevi a pietà ».

Che direste? Che fareste?

Non sarebbe buon’azione

Il mostrarle crudeltà.

 

ANS.

S’arde per me qualcuna,

Acciò l’ardor non cresca

Io la consolerò con l’acqua fresca.

LESB.

Vi vuol altro, signore!

Orsù, mi meraviglio

Che un uomo come voi dotto e civile

Dia in un pensiervile.

ANS.

Nella filosofia non v’è precetto

Che m’obblighi all’affetto.

LESB.

Se la filosofia dunque obbligasse

Ad amar, amereste?

ANS.

Io certamente

Farei quel che far deve un uom sapiente.

LESB.

Dunque aspettate un poco.

A’ piedi delle scale

V’è un giovine studente;

Egli provar s’impegna,

Che l’amar una donna

D’un filosofo saggio è cosa degna.

ANS.

Venga. S’egli lo prova, io vi prometto

Alle fiamme d’amore aprire il petto.

LESB.

Vinto dalla ragione

Resterete addrittura.

(Soccorretemi voi, arte e natura). (parte)

 

 

 


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