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Anselmo solo.
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Chi sarà mai quell’ignorante ardito Che mi voglia provar cosa sì strana? Sarà forse un di questi Che sogliono offuscar l’altrui ragione Quante volte l’onor manda in rovina! Certe visite fatte in ora fresca, Certe conversazion di vario sesso, Quel, sedendo d’appresso, Toccarsi or con le mani, or con il piede, È platonico amor? Pazzo chi il crede. Chi consuma l’entrate in regaletti, Chi con la vaga sua vive felice: Tutti, tutti i seguaci Dicon ch’è gran delitto il pensar male. Vede una madre vagheggiar la figlia, Seguendo anch’essa di Platon la scuola. Li maritati poi, Del volgo ignaro per sottrarsi all’onte, La scuola di Platon portano in fronte.
È questa l’usanza La sposa di qui. Faceva così.
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