Carlo Goldoni
Il filosofo

PARTE PRIMA

SCENA TERZA   Anselmo solo.

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SCENA TERZA

 

Anselmo solo.

 

 

Chi sarà mai quell’ignorante ardito

Che mi voglia provar cosa sì strana?

Sarà forse un di questi

Filosofi moderni,

Che sogliono offuscar l’altrui ragione

Con l’amor di Platone.

Questa invalsa nel mondo

Diabolica dottrina

Quante volte l’onor manda in rovina!

Certe visite fatte in ora fresca,

Certe conversazion di vario sesso,

Quel, sedendo d’appresso,

Toccarsi or con le mani, or con il piede,

È platonico amor? Pazzo chi il crede.

Chi consuma l’entrate in regaletti,

Chi maltratta la moglie

Per cagion del genietto,

Chi piange, chi sospira,

Chi geloso s’adira,

Chi con la vaga sua vive felice:

Questo è amor di Platon?

Pazzo chi il dice.

Tutti, tutti i seguaci

Di sì bella morale

Dicon ch’è gran delitto il pensar male.

Vede una madre vagheggiar la figlia,

dice una parola,

Seguendo anch’essa di Platon la scuola.

Li maritati poi,

Del volgo ignaro per sottrarsi all’onte,

La scuola di Platon portano in fronte.

 

È questa l’usanza

Che corre oggidì:

Lo sposo di ,

La sposa di qui.

Non so se Platone

Faceva così.

 

 

 

 


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