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OTT. Al mio cameriere, che mi porti la veste da camera e la berretta.
OLIV. (Non credo mai, che si spoglierà qui). (da sé)
BRIGH. Feghe véder mo a sto cavalier quella bella corniola.
OLIV. Osservi. (gli mostra un anello)
BRIGH. Giusto per questo, védela, perché la figura è un poco lascivetta, mia fia, che xe modesta, la no la porta volentiera; la se ne vorria desfar.
OTT. La volete vendere? (a Olivetta)
BRIGH. La la vol metter al lotto.
OTT. (Che birbe! Non si contentano mai). (da sé)
BRIGH. Un zecchin al bollettin; se trovessimo diese bollettini soli, la cavaressimo subito. (La val do zecchini). (da sé)
OLIV. Si fa sposo? Me ne rallegro.
OTT. (Dieci zecchini!) (da sé)
BRIGH. Chi èla, se è lecito, la sua sposa?
OTT. (Guarda Brighella in faccia, poi dice da sé) (La sanno lunga).
BRIGH. (Faremo sto lotto). (piano a Olivetta)
OLIV. (È un cavalier generoso).
OLIV. (Si ammoglierà per usanza).
OTT. È la signora Rosaura Bisognosi. (a Brighella, guardandolo)
BRIGH. (Oe, adesso el responde).
BRIGH. Se conossemo che è un pezzo. (No vorria che i ghe disesse, che mi era el so servidor). (da sé)
OTT. Se oggi verrete da lei, tireremo il lotto.
BRIGH. Anderemo, cara, anderemo. Ne favorirala la gondola?
OTT. (Anche la gondola?) (da sé) Sì, la gondola.