Carlo Goldoni
La figlia obbediente

ATTO TERZO

SCENA DECIMA

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SCENA DECIMA

 

Arlecchino e detti; poi il cameriere

 

ARL. El bucintoro dai trenta soldi l’è licenzià.

OLIV. E la roba?

ARL. Che roba?

OLIV. E Lumaca? Oimè! Lumaca?... Non ha portati i bauli?

ARL. Niente affatto.

OLIV. Signor conte, aiutatemi. E così? (al Cameriere)

CAM. La roba è andata.

OLIV. Come?

CAM. Lumaca con la gondola a quattro remi è andato verso Fusina.

OLIV. Oimè! sono rovinata.

OTT. (Passeggia senza parlare)

ARL. (Quel che vien de tinche tanche, se ne va de ninche nanche10). (da sé)

OLIV. Signor conte.

OTT. (Passeggia come sopra)

 

 

 





p. -
10 Proverbio che significa: La roba male acquistata, malamente si perde.



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